CARBONIA

Museo archeologico Villa Sulcis

Il nuovo Museo Villa Sulcis presenta un percorso museologico che, partendo dalla preistoria, descrive i cambiamenti del paesaggio archeologico nel territorio sulcitano fino all’età tardo-romana. Rinnovato nel 2008, l’allestimento presenta una grande impronta didattica, mirando alla comprensione dei reperti attraverso la riproduzione puntuale del contesto di ritrovamento o dell’ambiente in cui venivano utilizzati.

Museo dei Palaeoambienti sulcitani

É un museo naturalistico dedicato alla Geologia e alla Paleontologia del Sulcis-Iglesiente. Il percorso espositivo, fortemente pensato per la didattica, è organizzato cronologicamente a partire da rocce e fossili del Cambriano (540 milioni di anni fa) fino ai resti dell’Homo Sapiens. Visitare il Museo è una escursione nel tempo attraverso le ere geologiche, alla scoperta dell’evoluzione della vita, della geografia e degli ambienti del passato sulla Terra, con particolare attenzione alle vicende della Sardegna Sud-Occidentale.

Area archeologica di Monte Sirai

Monte Sirai domina dal suo altopiano uno straordinario paesaggio e comprende almeno 40 siti, sorti a partire dal Neolitico fino alla fine dell’età punica.  La sua posizione strategica, dominante sul fondamentale asse viario dell’antica via Sulcitana, e sull’accesso ai giacimenti minerari, spiega la sua fondazione da parte dei fenici e la sua ristrutturazione da parte dei cartaginesi, che hanno dato al sito l’impronta storica più marcata. L’insediamento è caratterizzato da una topografia diffusa e articolata su diverse aree del pianoro e comprende tre grandi settori: l’abitato alto, le necropoli e il tofet.

Nuraghe Sirai

L’area archeologica comprende la fortezza del Nuraghe Sirai (625-550 a.C. ca.), e l’omonimo Nuraghe (XIV- IX sec. a.C.), inglobato al suo interno: un complesso polilobato del quale si può apprezzare una parte consistente degli elevati. Si tratta di un insediamento unico per la sua tipologia (un villaggio fortificato), è cinto da possenti terrapieni di tipo orientale e mostra il risultato dell’integrazione della comunità che lo ha vissuto, dall’architettura mista delle costruzioni alle ceramiche d’uso ibride. Il villaggio interno è fortemente dedicato alle attività artigianali: i recenti scavi hanno riportato alla luce la prima fornace per la produzione dei vasi conosciuta negli insediamenti fenici di Sardegna e la prima officina completa del periodo fenicio trovata in Occidente e la più antica dell’intero ambito archeologico sardo.

Parco urbano di Cannas di Sotto

l Parco è sorto intorno all’estesa necropoli a domus de janas, realizzata – su una collina di travertino – a partire dal Neolitico Finale (3700 a.C. ca. in poi). La necropoli è particolarmente interessante per la sua estensione, per la sua ubicazione e per la varietà tipologica delle tombe. Fra le 26 grotticelle finora individuate, infatti, si trovano di frequente architetture interessanti, frutto di ampliamenti e rimaneggiamenti di varie epoche. Sulla sommità della collina si trova uno spazio polifunzionale, realizzato all’interno dell’antico insediamento di Medau Sa Grutta, sovrapposto alla necropoli preistorica. Dentro il Medau, è stata realizzata una ricostruzione dell’interno di una capanna del Neolitico con tutti i suoi accessori, allestita secondo i ritrovamenti effettuati nel territorio. 

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