TRATALIAS
Il Borgo
La presenza della Cattedrale ha da sempre attirato a Tratalias studiosi e viaggiatori che ci hanno lasciato belle testimonianze scritte. Questa che oggi riportiamo Ë uno scritto tratto dal “Dizionario geografico storico statistico commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna” scitto dal Prof. Goffredo Casalis nel 1840.
<<TRATALIAS:[…]Siede nel piano poco lungi da dalla sponda destra del fiume, comunemente ivi detto di Palmas, in esposizione al maestrale, ponente, libeccio e mezzogiorno.
Daí venti del settentrione resta protetto da gruppo deí colli di S.Michele, dal greco per le eminenze di Narcao, da levante per due colline prossime.[…]Deve perÚ notarsi che Ë questo uno deí siti dove si sente di pi˘ líumidit‡, non solo per líevaporazione del fiume, ma ancora per quella incomparabilmente pi˘ copiosa degli stagni che gli restano al ponente-libeccio in distanza di 4 a 5 chilometri, e da altre cause>>.
La nuova Tatalias
Dopo un lungo periodo di proteste e lotte da parte degli abitanti con eco di livello nazionale (vedasi partecipazione alla trasmissione televisiva “Portobello” condotta da Enzo Tortora), si dovette attendere i primi anni ’80 per vedere concretizzarsi la ricostruzione, anche se gi‡ nel mese di maggio 1971 si ebbe l’approvazione del piano di ricostruzione del paese. La nuova Tratalias si sarebbe sviluppata sul Monte Nigali e nelle aree adiacenti, rimanendo quindi non molto lontano dal vecchio centro ma al sicuro dalle infiltrazioni d’acqua della diga. Tra il 1979 (prime abitazioni ultimate) ed il 1989, venne completato il nuovo centro, un paese totalmente nuovo anche nell’architettura, negli spazi ma anche (e forse purtroppo…) anche nel modo di vivere.
Santa Maria di Monserrato
La costruzione della Cattedrale rappresenta il momento pi˘ importante della storia di Tratalias.
Al suo interno si conserva in controffacciata, l’epigrafe di fondazione che riporta la data di consacrazione avvenuta nel mese di giugno 1213.
Di pianta basilicale trinavata, le sue forme riprendono lo stile di gusto romanico-pisano con alcuni influssi gotici, evidenti nell’arco del portale nord o nello sviluppo verticale della navata centrale.
La facciata presenta due campi nettamente divisi e separati da una fascia orizzontale che, oltre a mettere in evidenza lo spiccato della navata centrale con il suo timpano nel quale si inerpica il tratto ultimale della scala a sbalzo,accoglie a sinistra un ‘epigrafe riportante i nomi dei vescovi Alberto (1122) ed Aimone (1163).
Dotata di un rosone decorato come il resto dell’edificio con foglie d’acanto stilizzate.
Il campo inferiore Ë spartito in tre parti da due lesene eleganti che delimitano al centro il portale d’accesso. ai lati due losanghe accolgono all’inerno “il fiore della vita”, simbolo importante e scelto non a caso come immagine del borgo.
Piazza Chiesa Museo del territorio
La piazza Chiesa “ospitava” fino al 1932, il Palazzo Vescovile, abbattuto dalla Sovrintendenza proprio in quell’anno poichÈ dichiarato pericolante. I recenti lavori di ristrutturazione della piazza hanno cercato di rendere l’idea dell’imponenza dell’edificio tracciandone, con l’utilizzo di una pietra di differente colore, la pianta e riportando alla luce il pozzo del cortile interno. Oggi la Piazza Chiesa ospita il “Museo del Territorio, piccola struttura che conserva le testimonianze della Vecchia Tratalias attraverso esposizioni di immagini di epoca, ricostruzioni plastiche, videonarrazioni della storia, e contesti veritieri e fermi nel tempo come ad esempio la “Casa Spagnola”. Ospita anche rassegne e mostre temporanee artistiche, convegni ed eventi culturali, oltre ad effettuare con il proprio personale, visite guidate ai gruppi che volessero visitare sia lo stesso Museo che la cattedrale di S. Maria.